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Premio Penna d’oca 2017 a Donatella Gasperi, menzioni speciali per Germana Cabrelle e Marina Lucchin

Premio Penna d'Oca

PADOVA, 24 maggio 2018 – Donatella Gasperi, 60 anni, collaboratrice della “Difesa del Popolo” e freelance, è la vincitrice del premio Penna d’oca 2017 promosso dall’Associazione Stampa Padovana con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto. La giornalista è stata premiata nel corso di una cerimonia che si è svolta nella sala Rossini del Caffè Pedrocchi a Padova. Due menzioni speciali “Giornalismo d’inchiesta” sono state assegnate ai giornalisti Germana Cabrelle (Vanity Fair) e Marina Lucchin (il Gazzettino). Per la prima volta tre donne sono state insignite del premio.
Nella foto, da sinistra Marina Lucchin, Donatella Gasperi e Germana Cabrelle


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Manifestazione dei giornalisti contro il DDL bavaglio per la stampa

Giornalisti in piazza anche a Venezia domani, mercoledì 28 aprile, per la libertà di stampa,  in contemporanea con la manifestazione programmata a Roma dalla Federazione nazionale della Stampa e dall’Unione nazionale cronisti. L’iniziativa regionale, organizzata da Gruppo cronisti veneti,  Sindacato e Ordine dei giornalisti del Veneto, prevede dalle 10, davanti al Tribunale a Rialto, un presidio di sensibilizzazione dell’opinione pubblica contro l’aggressione sferrata dal Ddl Alfano  al diritto costituzionale di essere informati in maniera obiettiva e indipendente.
Il disegno di legge, in discussione al Senato, in realtà mina alla base il diritto-dovere di cronaca che sta alla base di ogni società civile e democratica: per la prima volta nella storia repubblicana si vuole introdurre il divieto di pubblicare notizie riguardanti qualsiasi “attività d’indagine” fino alla conclusione della cosiddetta fase preliminare: il che significa che solo dopo anni si potrà eventualmente scrivere e quindi sapere di un incidente mortale sul lavoro come quello accaduto alla Thyssen Krupp, dello scandalo calciopoli, dell'esistenza di un "branco" di stupratori sotto casa, dell'emissione di titoli falsi, dell’arresto in flagranza di un candidato alle elezioni amministrative o politiche che magari nel frattempo noi cittadini ignari avremmo anche votato!
Se i giornalisti non possono scrivere e video-registrare ci rimette l’intera società civile: basta inchieste, basta denunce, basta ricerche e approfondimenti. Esempi concreti? Trasmissioni come Report, Le Iene, Striscia la notizia non sarebbero più possibili.