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Premio Penna d’oca 2017 a Donatella Gasperi, menzioni speciali per Germana Cabrelle e Marina Lucchin

Premio Penna d'Oca

PADOVA, 24 maggio 2018 – Donatella Gasperi, 60 anni, collaboratrice della “Difesa del Popolo” e freelance, è la vincitrice del premio Penna d’oca 2017 promosso dall’Associazione Stampa Padovana con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto. La giornalista è stata premiata nel corso di una cerimonia che si è svolta nella sala Rossini del Caffè Pedrocchi a Padova. Due menzioni speciali “Giornalismo d’inchiesta” sono state assegnate ai giornalisti Germana Cabrelle (Vanity Fair) e Marina Lucchin (il Gazzettino). Per la prima volta tre donne sono state insignite del premio.
Nella foto, da sinistra Marina Lucchin, Donatella Gasperi e Germana Cabrelle


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Consiglio Direttivo
Assostampa Padova

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Contatti
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Daniele Carlon rieletto segretario del Sindacato Giornalisti del Veneto

Daniele Carlon, 57 anni, vice caposervizio de “Il Mattino di Padova”, è stato rieletto a stragrande maggioranza (62 voti, 2 astenuti su 64 delegati presenti) alla guida del Sindacato giornalisti del Veneto. L’assemblea, all’unanimità, ha approvato tre mozioni: una congressuale, una riguardante il Gazzettino e una di solidarietà ai Vice Segretari della FNSI, Luigi Ronsisvalle e Daniela Stigliano attaccati dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca.

L’Assemblea regionale dei delegati riunitasi oggi a Padova, ha rinnovato i componenti del Consiglio direttivo che risulta così composto:
per i professionali - Andolfatto Monica, Francesconi Paolo, Ferri Enrico, Benanzato Antonella, Lenza Massimo, Dal Ben Paolo, Tonello Alberto, Paglialunga Maurizio, Rosa Raffaele; per i collaboratori - Masera Paola, Lorenzon Guido, Vescovi Paola.
Sono stati inoltre designati componenti del Collegio dei Revisori dei conti, per i professionali Pertile Mauro, Sartori Sergio, supplente Patanè Francesco; per i collaboratori, Galeazzo Enrico e componenti del Collegio dei Probiviri, per i professionali Chiarin Mitia, Sessa Marco, Malfatto Ivan, supplente Comello Aldo; per i collaboratori, Battistin Denise, Padovan Gilberto.
L’Assemblea elettiva del Sindacato giornalisti del Veneto ha approvato all’unanimità tre mozioni: una congressuale, una riguardante il Gazzettino e una di solidarietà ai Vice Segretari della FNSI, Luigi Ronsisvalle e Daniela Stigliano attaccati dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca.
Ecco i testi:
 
L’Assemblea congressuale del Sindacato giornalisti del Veneto, riunita a Padova il 31 gennaio 2010, approva la relazione introduttiva del Segretario, Daniele Carlon, ed esprime un giudizio positivo sull’attività svolta dalla Giunta esecutiva del Sindacato giornalisti del Veneto nel triennio, in particolare nella difficile gestione, in stretta collaborazione con l’Inpgi, degli stati di crisi che hanno interessato il Gazzettino, l’Arena di Verona, il Giornale di Vicenza, D News, Epolis, l’Ansa, Apcom e i periodici San Paolo.
I giornalisti veneti, a partire dal successo della manifestazione del 3 ottobre 2009 per la libertà d’informazione, il pluralismo e in difesa dell’articolo 21 della Costituzione,  ribadiscono la volontà di opposizione, insieme con le altre forze sindacali e dell’associazionismo,  ad ogni limitazione della liberta d’espressione e in particolare al disegno di legge Alfano sulle intercettazioni, ricorrendo, come già scritto in un documento del Direttivo veneto, allo sciopero generale della categoria se il testo originale non venisse radicalmente migliorato.
L’Assemblea, preso atto della grave crisi in cui versa il settore, che è anche crisi delle relazioni sindacali, esprime soddisfazione per la raggiunta intesa tra Fnsi e Aeranti Corallo per il rinnovo del contratto di lavoro per l’emittenza radiotelevisiva locale. E proprio a partire dalle particolare difficoltà in cui versa   la carta stampata e in particolare i giornalisti delle piccole e medie aziende editoriali, invita la Fnsi ad accelerare la trattativa in corso con i periodici aderenti all’Uspi, specialmente per quanto riguarda un tariffario per il lavoro autonomo giornalistico e a verificare la percorribilità di un intesa con le cooperative giornalistiche aderenti a Legacoop per i soci lavoratori.
Sul piano della sfida multimediale che interesserà l’editoria , l’assemblea raccomanda a tutti i Cdr una puntuale applicazione del nuovo contratto di lavoro 2009-2013, che ha visto l’approvazione della categoria nel corso della prima grande consultazione referendaria dei giornalisti italiani.
I giornalisti del Veneto approvano la linea seguita dal sindacato regionale nel sostegno, anche in sede giudiziaria, dei colleghi precari e freelance confidando in una conclusione negoziata con la parte datoriale delle numerose vertenze in corso: nell’esprimere apprezzamento per l’attività di servizio e sportello, effettuata in stretta collaborazione con i fiduciari Inpgi e Casagit,  nei confronti di tutti i colleghi ma in particolare del lavoro autonomo giornalistico, si raccomanda un ulteriore rafforzamento di questo fondamentale fronte di attività sindacale.
L’Assemblea, nell’auspicio che il Consiglio nazionale della Fnsi del 4 febbraio si esprima positivamente sulla proposta di una rappresentanza nazionale del lavoro freelance,  in seno alla Fnsi, valuta positivamente la nascita del coordinamento “Refusi”, in quanto ritiene strategico per il ruolo negoziale del sindacato  il lavoro autonomo giornalistico, rilevando al contempo ritardi che vanno recuperati con decisione come sta accadendo nella nostra regione.
L’Assemblea, nel prendere atto della profondità della crisi del settore e della conseguente e tendenziale penalizzazione delle retribuzioni dei giornalisti, al fine di ridurre il rischio di un negativo impatto sulle prestazioni previdenziali e assistenziali, ritiene urgente un ripensamento del welfare giornalistico, che coinvolga, Inpgi, Casagit e Fondo di previdenza complementare, a partire da un’urgente convergenza e razionalizzazione dei servizi, e di possibili economie di scala.
Alla Fnsi l’assemblea dei giornalisti del Veneto chiede una profonda riorganizzazione che intensifichi l’attività di servizio sindacale, contrattuale, di formazione e studio reperendo nella categoria e nella società le risorse necessarie.

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Lettera aperta ai Consiglieri regionali e Parlamentari veneti in difesa della manifestazione di pensiero e di espressione di opinione all’interno delle aziende editoriali. Il caso Gazzettino
L’Assemblea regionale del Sindacato giornalisti del Veneto, riunita a Padova oggi 31 gennaio 2010, esprime profonda preoccupazione per quanto sta accadendo al Gazzettino, dove la direzione ha messo sotto accusa l’intera redazione di Mestre per aver diffuso una mail interna ai colleghi giornalisti e ai colleghi delle altre strutture aziendali, con la quale dopo aver appreso che l’azienda aveva deciso di non rinnovare il contratto con Union Press, si ringraziavano i colleghi fotoreporter dell’agenzia per la collaborazione protrattasi quotidianamente per quasi vent’anni.
Tale mail, firmata “redazione di Mestre”, è stata definita “anonima” dalla stessa direzione anche dopo chiarimenti chiesti e ottenuti via mail, facendo culminare l’approccio inquisitorio in una inaccettabile contestazione disciplinare indirizzata a una giornalista per il solo fatto di aver schiacciato il tasto invio dal suo computer utilizzando l’account di posta redazionale “mestrecronaca@gazzettino.it al solo scopo di rafforzare l’identità e la paternità collettiva dell’iniziativa.
La direzione imputa alla giornalista e quindi a tutta la redazione di aver violato i principi di lealtà, correttezza e buona fede e di aver diffuso un clima di sfiducia e di contrapposizione.
L’Assemblea, al pari di quanto dichiarato dalla Fnsi, dal Sindacato giornalisti del Veneto e dal Comitato di Redazione de Il Gazzettino, respinge quello che appare il tentativo strumentale e intimidatorio della direzione di impedire e limitare all’interno dell’azienda la libera manifestazione di pensiero e l’altrettanto libera espressione di opinione, diritti costituzionalmente garantiti, ed esorta la medesima direzione a interrompere l’azione disciplinare avviata nei confronti della giornalista della redazione di Mestre, abbandonando atteggiamenti provocatori che certo non aiutano a costruire un necessario confronto dialettico costruttivo.

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L’Assemblea congressuale del Sindacato giornalisti del Veneto, riunita per l’elezione degli Organi statutari, esprime solidarietà ai Vice Segretari della Fnsi Daniela Stigliano e Luigi Ronsisvalle, attaccati dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca, per avere posto l’accento sugli squilibri del mercato del lavoro in un incontro con i colleghi freelance e precari dell’Assostampa della Sicilia. Un mercato caratterizzato da un’offerta in eccesso e da una domanda in caduta libera per quanto riguarda le assunzioni a tempo indeterminato e il livello dei compensi per i giornalisti parasubordinati. La legittima preoccupazione espressa dai vertici sindacali sulla base della mera analisi dei dati è stata utilizzata dal Presidente dell’Ordine quale pretesto per portare l’ennesimo affondo contro il Sindacato, i CdR e il Contratto nazionale approvato dalla consultazione referendaria.
Oltre mille giornalisti, provenienti da molteplici canali di accesso, superano l’esame professionale ogni anno. La capacità di assorbimento occupazionale è inferiore alla metà. Nel 2009 ci sono stati 700 prepensionamenti.
Migliaia di disoccupati e freelance sottopagati impongono di agire subito per difendere posti di lavoro, professione e qualità dell’informazione. La riforma dell’Ordine, non più procrastinabile, deve regolamentare l’accesso alla professione, mentre Sindacato e Ordine devono garantire un futuro alla categoria tutta.
 Il Sindacato dei giornalisti, in accordo con l’Inpgi, ha esteso l’area della protezione previdenziale e sociale anche a chi non ha il posto fisso. E si propone di dare a breve una rappresentanza forte ai giornalisti del lavoro autonomo. Invece, la scelta del Presidente dell’Ordine punta a dividere: è una scelta pericolosa che va contrastata e che contrasteremo.
L'Assemblea chiede ai rappresentanti dell’Ordine nazionale e regionale di farsi promotori delle istanze di cambiamento auspicate e condivise nella delibera di riforma approvata nel 2008:
- accesso unico universitario alla professione, riduzione del numero delle scuole, riformulazione dell'istituto dello stage (spesso utilizzato per avere "manodopera" gratuita), istituzione di borse di studio, innalzamento qualitativo dell'offerta formativa generale e selezione più rigorosa dei commissari;
- revisione degli iscritti all'Albo: l'esplosione delle iscrizioni dei pubblicisti non corrisponde al numero degli iscritti all'Inpgi2 che certifica l'effettivo svolgimento del mestiere;
- maggiore vigilanza sul rispetto delle norme deontologiche, anche per ritrovare più credibilità agli occhi dell'opinione pubblica.