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Premio Penna d’oca 2017 a Donatella Gasperi, menzioni speciali per Germana Cabrelle e Marina Lucchin

Premio Penna d'Oca

PADOVA, 24 maggio 2018 – Donatella Gasperi, 60 anni, collaboratrice della “Difesa del Popolo” e freelance, è la vincitrice del premio Penna d’oca 2017 promosso dall’Associazione Stampa Padovana con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto. La giornalista è stata premiata nel corso di una cerimonia che si è svolta nella sala Rossini del Caffè Pedrocchi a Padova. Due menzioni speciali “Giornalismo d’inchiesta” sono state assegnate ai giornalisti Germana Cabrelle (Vanity Fair) e Marina Lucchin (il Gazzettino). Per la prima volta tre donne sono state insignite del premio.
Nella foto, da sinistra Marina Lucchin, Donatella Gasperi e Germana Cabrelle


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Obbligo posta elettronica certificata. Convenzione dell'ordine dei Giornalisti del Veneto

Tutti gli iscritti all’Albo dei Giornalisti sono obbligati a dotarsi di Posta elettronica certificata (Pec) entro il 30 novembre del 2009. Una convenzione stipulata tra l’Ordine dei Giornalisti del Veneto e Visura Spa consente di ottenere un indirizzo PEC ad un costo complessivo, per 3 anni, di 12,00 € + Iva.

Tutti gli iscritti all’Albo sono obbligati a dotarsi di Posta elettronica certificata (Pec) ai sensi di quanto stabilito dal comma 7 dell’articolo 16 della legge 2/2009. Il termine fissato dalla legge è il 30 novembre del 2009 e, dal prossimo anno, tutte le comunicazioni dell’Ordine dei giornalisti del Veneto agli iscritti all’Albo (professionisti, pubblicisti, praticanti e iscritti all’Elenco Speciale) avverranno tramite Posta elettronica certificata (Pec), con notevoli vantaggi per gli iscritti e consistenti risparmi per l'Ordine.

Al fine di agevolare i giornalisti della regione nell'adempiere a questo obbligo nel modo più semplice e meno oneroso, è stata stipulata una convenzione con la società VISURA spa che prevede la fornitura di una PEC (nome.cognome@venetogiornalisti.it) per tre anni, il cui costo per il primo anno è a carico dell'Ordine e per i successivi due anni a carico dell'iscritto, il quale sarà tenuto a pagare un totale di €.12,00 + iva (€.6,00 + iva l'anno). Questa somma sarà fatturata a partire dal secondo anno in un'unica soluzione, direttamente da Visura spa a ciascun iscritto che avrà attivato la Pec.

I colleghi che aderiranno alla convenzione saranno quindi tenuti al rispetto del contratto triennale alle condizioni di cui sopra. Si tratta di una tariffa tra le più convenienti sul mercato, tenuto conto anche del servizio di assistenza offerto da Visura spa a tutti gli iscritti che aderiranno alla convenzione. L’avvenuta cancellazione dall’Albo dei giornalisti del Veneto o il trasferimento ad altro Ordine farà venir meno la possibilità di utilizzo della casella PEC, che sarà disattivata dalla società Visura spa. Se la cancellazione o il trasferimento dovessero avvenire nella seconda o terza annualità, l’iscritto non potrà chiedere ad alcun titolo la restituzione della quota versata per l’eventuale periodo di mancato godimento della casella PEC.

Per attivare la casella di Posta elettronica certificata la procedura è semplice e veloce: quanto prima sarà inviata a tutti gli iscritti direttamente da Visura spa una mail contenente i propri codici personali e le poche indicazioni da seguire. Chi non riceverà la suddetta comunicazione entro metà dicembre (a causa di eventuali disguidi o perché l’Ordine non possiede alcun indirizzo mail), dovrà invece richiedere direttamente i propri codici inviando una mail contenente nome, cognome e codice fiscale a gestionepec@visura.it indicando nell’oggetto “Richiesta parametri Pec Giornalisti”.

Tutti i colleghi sono dunque invitati caldamente ad aderire al più presto alla convenzione con Visura spa.

Chi è già in possesso di Pec è tenuto a comunicare tempestivamente il proprio indirizzo alla segreteria dell’Ordine dei giornalisti del Veneto. La comunicazione potrà essere effettuata al consueto indirizzo mail (segreteria@ordinegiornalisti.veneto.it) oppure all'indirizzo Pec: odgveneto@gigapec.itche sarà utilizzatoper tutte le comunicazioni da e verso in dirizzi di posta elettronica certificata.

L’utilizzo della Pec per tutte le comunicazioni dell’Ordine dei giornalisti (dalla circolare per le quote annuali alla convocazione dell’assemblea annuale; dall’indizione delle elezioni alle varie comunicazioni agli iscritti, ecc.) porterà prevedibili benefici tra cui una maggiore rapidità di comunicazione e una sensibile riduzione dei costi amministrativi e di quelli relativi alle spedizioni postali, ed eviterà agli iscritti lunghe code agli uffici postali per ritirare le raccomandate con le comunicazioni.



COS'E' LA POSTA CERTIFICATA

Approfittiamo dell'occasione per ricordare cosa sia un sistema di posta elettronica certificata, quali siano le differenze con l'usuale posta elettronica e con l'utilizzo di certificati S/Mime. La "posta elettronica certificata", meglio conosciuta con l'acronimo PEC, è nata in seno alla Pubblica Amministrazione, con lo scopo di sostituire l'impiego della raccomandata A/R tradizionale sia nelle comunicazioni tra enti che tra PA e cittadino, sì da accelerare la velocità delle comunicazioni riducendo contemporaneamente i pesanti costi amministrativi connessi. La PEC, quindi, è stata ideata con il fine di attribuire ad una e-mail lo stesso valore di una raccomandata cartacea con ricevuta di ritorno.

Nella pratica, l'utilizzo della PEC è del tutto simile a quello della posta elettronica tradizionale, essendo possibile utilizzarla sia tramite il sito web del provider fornitore del servizio, sia tramite un qualsiasi programma di posta elettronica (ad es. Outlook, O. Express, Mozilla, Eudora). L'utente dovrà preventivamente dotarsi di un account Pec scegliendo tra i provider accreditati dal Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) quello preferito e richiedendo, previa sottoscrizione di un contratto, una casella PEC.

E' opportuno rammentare che affinché la procedura sia idonea a garantire la certezza, a valore legale, non solo del contenuto ma anche dell’invio e della consegna (o meno) dei messaggi e-mail al destinatario, è necessario che gli account del mittente e del destinatario siano entrambi account PEC. Diversamente, il messaggio potrebbe anche venire trasmesso ma non avrebbe il valore legale di cui sopra.

Vediamo ora qual è stata l'evoluzione normativa degli ultimi mesi. Il decreto legge n.185 del 29/11/2008 disponeva rilevanti modifiche al Codice dell'Amministrazione Digitale (D.Lgs. n.82/2005) ed al "Regolamento per l'utilizzo della Posta Elettronica Certificata" (D.P.R. n.68/2005). Il citato decreto aveva il dichiarato fine di accelerare i processi per l'abbandono del cartaceo, anche per quanto concerne l'invio di documentazione di particolare rilevanza e di fatto aveva stabilito l'obbligatorietà dell'adozione di una casella PEC da parte di tutti gli iscritti ad Albi, dei professionisti e delle imprese. Nel decreto si stabiliva anche l'obbligo per i professionisti iscritti ad albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato di comunicare il proprio indirizzo PEC ai rispettivi ordini o collegi entro un anno dalla data di entrata in vigore del decreto legge.

In sede di conversione, però, la legge n.2 del gennaio 2009, apportava numerose modifiche alla stesura iniziale del decreto. Nella sostanza, l'intervento ha rimosso l'obbligatorietà della PEC come sistema unico richiesto dalla legge. L'utilizzo della PEC può ora essere sostituito tramite l'impiego di "un analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell'invio e della ricezione delle comunicazioni e l'integrità del contenuto delle stesse, garantendo l'interoperabilità con analoghi sistemi internazionali".

La soluzione alternativa sembra essere l'adozione di certificati S/MIME, interoperabili con qualunque sistema e disponibili da anni in ambito internazionale. MIME è l’acronimo di Multipurpose Internet Mail Extensions e fissa uno standard per il formato di un messaggio di posta elettronica. S/MIME (Secure Multipurpose Internet Mail Extensions) è uno standard per la crittografia a chiave pubblica e per la firma dei messaggi di posta elettronica che si inserisce all'interno delle specifiche di MIME. Suddetti certificati forniscono la possibilità di autenticare, verificare l'integrità, garantire il non ripudio (utilizzando la firma digitale) e proteggere il messaggio (utilizzando la crittografia) trasmesso in rete.

RIASSUMENDO E SEMPLIFICANDO

Alla luce della vigente normativa, i professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato, entro un anno dall'entrata in vigore del decreto (cioè entro il 30 novembre 2009), devono dotarsi di un proprio indirizzo di Pec o di un analogo sistema che utilizzi certificati S/MIME, curandosi poi di comunicarlo al proprio Ordine professionale.

Alla luce della richiamata normativa e della "non interoperatività" tra sistema PEC e sistemi basati su certificati S/MIME, l'Ordine dei giornalisti del Veneto, già da giugno 2009, ha invitato i propri iscritti a dotarsi di un account PEC (preferendolo all'alternativo certificato digitale) per poter facilmente ottemperare alle citate disposizioni normative e procedere all'invio di tutte le comunicazioni ufficiali, comprese quelle per le quali la legge prevede l'uso della posta raccomandata, tramite il solo sistema PEC. Ciò comporterà una maggiore rapidità di comunicazione, un risparmio di risorse organizzative e una notevole riduzione dei costi amministrativi. Al fine di avviare un sistema di comunicazione via posta certificata tra Ordine e iscritti non è sufficiente, dunque, la casella di posta elettronica "semplice" (chiamiamola così), normalmente utilizzat a.

Con la presente, quindi si ribadisce la necessità di adempiere alla normativa, dando comunque preferenza al sistema Pec onde rendere possibile l'unicità delle trasmissioni operate da questo Ordine.

Si rammenta in proposito che il D.P.C.M. 6 maggio 2009 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 25 maggio 2009, n. 119) ha stabilito che al cittadino che ne faccia richiesta la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie, assegna (gratuitamente) un indirizzo di PEC, la cui attivazione è senza oneri per il cittadino, così come le comunicazioni che transitano per la stessa. (art. 2). Tale procedura, però, non è stata ancora attivata e non vi è ancora notizia di tempi e modalità di attuazione.

Ordine dei Giornalisti del Veneto