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Premio Penna d’oca 2017 a Donatella Gasperi, menzioni speciali per Germana Cabrelle e Marina Lucchin

Premio Penna d'Oca

PADOVA, 24 maggio 2018 – Donatella Gasperi, 60 anni, collaboratrice della “Difesa del Popolo” e freelance, è la vincitrice del premio Penna d’oca 2017 promosso dall’Associazione Stampa Padovana con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto. La giornalista è stata premiata nel corso di una cerimonia che si è svolta nella sala Rossini del Caffè Pedrocchi a Padova. Due menzioni speciali “Giornalismo d’inchiesta” sono state assegnate ai giornalisti Germana Cabrelle (Vanity Fair) e Marina Lucchin (il Gazzettino). Per la prima volta tre donne sono state insignite del premio.
Nella foto, da sinistra Marina Lucchin, Donatella Gasperi e Germana Cabrelle


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In Municipio un atto contro la libertà di pensiero, di stampa e di espressione

Associazione stampa padovana e Sindacato giornalisti Veneto ritengono di particolare gravità quanto avvenuto oggi, 13 ottobre 2017, nella sala Paladin del Municipio di Padova. Nel corso di una conferenza-stampa del Sindaco Sergio Giordani e del vicesindaco Arturo Lorenzoni, convocata peraltro solo tre ore prima, un gruppo di consiglieri e di militanti dell'opposizione, guidati dall'ex sindaco Massimo Bitonci, ha fatto irruzione nella stessa sala, contestando i relatori (con cori, slogan, uso di trombette e fischietti), impedendo nei fatti la prosecuzione della conferenza-stampa, alla presenza di numerosi giornalisti della carta stampata e delle tv locali.
L'incontro è potuto riprendere solo quando il gruppo (una ventina di persone) si è allontanato. Assostampa padovana e Sgv denunciano che questo episodio di intolleranza contro la libertà di pensiero, di stampa e di espressione (art. 21 Costituzione) è ancora più grave perché avvenuto in una sede istituzionale, interrompendo un pubblico servizio doveroso nei confronti dei cittadini (art. 3 Cost.) e dei mezzi di comunicazione e si dichiarano preoccupati per tali comportamenti, tanto più se posti in essere da rappresentanti delle istituzioni. Il disagio e l'imbarazzo in cui si sono trovati i cronisti non è nuovo, purtroppo. I giornalisti padovani chiedono di poter continuare a fare il proprio lavoro al meglio, senza trovarsi in condizioni in cui il rischio di essere utilizzati e strumentalizzati per fini politici contrapposti è evidente